martedì 16 dicembre 2014

MARCIO RANGEL (Solo) "BRAZILIAN STRINGS" @AlexanderPlatz Jazz Club - Roma Sabato 20 Dicembre 2014

L’Alexanderplatz Jazz Club presenta Marcio Rangel in concerto

Sabato 20 Dicembre 2014


Dove:Via Ostia,9 Roma 

Quando:Dal 20/12/2014 al 20/12/2014
Orario:21:30

 MARCIO RANGEL - "BRAZILIAN STRINGS"


Il chitarrista ,con la sua tecnica innovativa,ci condurrà in un affascinante viaggio musicale dove abbraccia universi sonori,unendosi all'originalità e la creatività della cultura afrobrasiliana

ALEXANDERPLATZ JAZZ CLUB

VIA OSTIA 9 ROMA INFO: 06/39742171

www.facebook.com/alexander.platz.37


Marcio Rangel – chitarra

Marcio Rangel è uno straordinario chitarrista e compositore brasiliano. Mancino, come già prima di lui Jimi Hendrix, Rangel suona la chitarra “al contrario”, utilizza cioè una normale chitarra da destri suonandola rovesciata. Ne scaturisce, così, una sonorità più potente nei bassi e vellutata negli acuti, che sviluppa il suo modo innovativo di suonare linee di accordi, diteggiature, arpeggi e le diverse tecniche dello strumento ottenendo un suono di chitarra inconfondibile.

Queste caratteristiche, unite a un talento purissimo, lo candida a raccogliere la pesante eredità di leggendari chitarristi brasiliani.

Compositore di primo ordine, le sue composizioni originali sono di rara bellezza estetica e grande lirismo, che, con coesione e personalità compositiva, aggiunge nuovi colori, con armonie e ritmi complessi e, allo stesso tempo, melodicamente accessibili al primo ascolto. Il suo eclettismo porta a un linguaggio universale che abbraccia una vasta gamma di stili musicali, incorporando influenze da molte culture, che si uniscono ad una superba tecnica e sensibilità non comune. Come compositore segue il percorso di un Brasile in evoluzione, senza mai perderne le radici, la vera essenza e la fantasia di un popolo che ha la musica nel suo Dna. Un Brasile nel quale Rangel intraprende un viaggio musicale, per poi tornare di nuovo fresco e vivace in ogni sua composizione. È inoltre frequente ospite dei maggiori festival nazionali ed internazionali. Già nota le sue collaborazioni con i grandi trombettisti italiani come Fabrizio Bosso e Flavio Boltro. Nel corso della sua carriera si è esibito con i migliori artisti dello scenario internazionale, come Bireli Lagrene, Frank Vignola, Joao Nogueira, Tommy Emmanuel, Monte Montgomery, Hermeto Pascoal, Elza Soares, Acoustic Strawbs, Bendy Pastorius Band, Darryl Jones, Tuck e Patty, Greg Cosh, Stephen Bennet, John Renbourn.

http://www.thecarousel.it/concerti/marcio-rangel-alexander-platz/

SIENA GUITAR FESTIVAL PRESENTA THE DISCIPLES GOSPELS SINGERS SOUTH CAROLINA USA Gennaio 1, 2015

SIENA - Un concerto straordinario quello che si terrà il 1 Gennaio 2015 dentro nella splendida cornice del castello di Monteriggioni. 


Sul palco del piccolo borgo in provincia di Siena saliranno THE DISCIPLES GOSPEL SINGERS. Il concerto, organizzato da "Siena Guitar Festival", inizierà alle ore 16,30 a ingresso libero.
La loro principale caratteristica è la grande abilità e vasta conoscenza della musica Gospel che include il Traditional Gospel, Contemporary, Quartet e Praise & Worship, aggiungiamo una notevole tecnica vocale ed il risultato è un concerto ricco ed affascinante di espressioni e dinamiche armonie.Un quintetto di straordinari artisti di grande carisma, riusciranno a far scatenare il pubblico per cantare e danzare sulle note dell' autentico Gospel, per unirsi alle cinque splendide voci: un’atmosfera coinvolgente, calda, perfetta nella meravigliosa cornice del Castello Di Monteriggioni.Hanno avuto il privilegio di esibirsi attraverso gli States, dalle piccole chiese ai grandi auditorium e teatri nonchè di dividere lo stage con famosi artisti gospel incluso Jonathan Nelson, Tye Tribbett, Karen Clark-Sheard e Dorinda Clark-Cole.


THE DISCIPLES GOSPEL SINGERS
Quintetto con:
Donald Hurston - piano e voce
Trimeia Frasier- voce
Laura Wilson - voce
Rene Massey - voce
Justin Deas - voce
(PRIMAPRESS)

lunedì 21 aprile 2014

Accordi di vita ! una voce fuori dal coro.INTERVISTA A MARCIO RANGEL

I Pensieri di Marcio Rangel!


Marcio Rangel, porta con sé tutta l’energia afrobrasiliana nel fondere tradizione e innovazione musicale; le melodie che propone, seppure complesse, catturano l’ascoltatore sin dalle prime note!
Non si può rimanere indifferenti quando è la libertà creativa a muovere i passi sul pentagramma.
Andiamo, quindi, alla scoperta di un musicista che ha molto da dire ai suoi fan, come al pubblico che deve ancora conoscerlo!


Quali sono stai i musicisti che ti hanno guidato nel tuo percorso creativo?
Non ho delle preferenze, amo la musica in generale; devo dirti che a differenza del classico artista brasiliano, non ho iniziato con lo studio della samba o della bossa nova, ma con il “Punk”!

Perché quando sei bambino sono le cose che impari subito, hai poche note da suonare.


A che età hai iniziato..

A sedici anni


..tardi!

Si un po’ tardi, però quando hai il “dono” che ti sfiora… (ridiamo). All’ inizio era faticoso provare delle armonie complesse, poi con lo studio degli artisti brasiliani tra cui Baden Powell, il chitarrista che amo di più, sono migliorato. Credo che lui sia stato il mio punto di riferimento, è stato un vero “Sperimentatore”, fondendo i ritmi afro, il jazz, la samba, ecc.; anche Villa Lobos, Hermeto Pascoal.

Cantautori e strumentisti direi Toninho Horta, Tom Jobim,Chico Buarque, Joao Gilberto,Joao Pernambuco,Raphael Rabello,Rosinha De Valença...

Sono tantissimi ma questi sono quelli che mi hanno attirato e fatto amare musica e il jazz, anche se ho ascoltato anche altri generi.



Quali sono state, quindi, le influenze che hai ricevuto dagli altri generi musicali..

Ho appreso molto ascoltando anche chitarristi Jazz, rock e flamenco come: Jimmy Hendrix, Wes Montgomery,Ritchie Blackmore,Paco De Lucia, Montoya, Mark Knopfler; tutti quelli che hanno un “suono proprio”; credo sia importante nella musica avere un proprio suono, una propria identità.

Ci sono migliaia di artisti bravi, ma sono bravi e basta. Sono sempre stato attratto da artisti che avessero identità propria; la tecnica è importante ma non basta da sola nella musica.

L’importante è quando sei sul palco ciò che hai dentro venga fuori; è qualcosa che non puoi programmare, come ciò che riesce a trasmettere Carlos Santana.
Per me Santana è Santana, ne puoi parlare bene o male ma lo riconosci!
Ma anche Grant Green, tra i miei preferiti nel jazz,(la sua poesia, il suo timbro,l'anima e la ritmica inconfondibile ...swing!!

Green è stato sottovalutato molto, a mio parere, non ha ottenuto i riconoscimenti che avrebbe meritato, o Django Reinhardt”.
Lui con due dita faceva cose che io con dieci non riesco a fare, realizzando il tutto in maniera naturale.



Il fatto che tu abbia citato Grant Green, mi “esalta” sono un suo fan; ho la sua discografia completa!
Hai parlato di avere una particolarità nel modo di suonare, e tu sei particolare; spiegaci il tuo modo….

Nella nostra arte è fondamentale il proprio carattere, in quanto rappresenta la base su cui forgiare una propria personalità musicale.
Quando ho iniziato gli studi al conservatorio, io sono mancino, c’era un maestro di musica che voleva costringermi a suonare con la destra, in quanto non sapeva come insegnare ad un mancino!
Allora dissi: “Va bene, vado al conservatorio ad imparare: il solfeggio ,la teoria, la storia musicale..ma la pratica la faccio da solo!”.

Questa è stata la mia fortuna, perché quando sei piccolo e impari, non hai cognizione di quanto sia importante ciò che sei riuscito a fare; quella è stata una decisione fondamentale per la mia carriera futura.
Inoltre, mio padre aveva un amico: Joao De Deus, mancino come me; infatti, non c’erano dei libri o riferimenti che potessero aiutare i mancini nell’apprendimento delle basi o degli arpeggi.
il primo incontro con lui fu davvero particolare, in quanto vedere un musicista che suonava come me era una cosa “strana”.

Consideravo naturale vedere le persone destre, ma i mancini erano, ieri come oggi, delle rarità!
Neanche lui, però, era in grado di spiegarmi la sua tecnica; suonava, infatti, con sole due dita; iniziai allora a domandarmi, perché dovessi continuare in quel modo pur avendone cinque a disposizione!

Quindi, mi sono impegnato per tre anni nel riuscire a trovare una tecnica di posizionamento delle dita che mi permettesse di suonare come le persone che usano la destra!
Ho sintetizzato la tecnica, partendo dall’inversione del posizionamento delle dita e cercando poi di arricchire i suoni che producevo.



..allora tu avverti l’esecuzione musicale in modo diverso da un destro.

Si in tutto: nella sonorità, nel timbro e nella forza esecutiva! E anche nel modo di fare gli accordi; gli accordi “mancini” i destri non possono farli.



..ecco l’uso della mano destra che ruolo occupa allora..
Devi sapere che ogni mancino ha una “sua” tecnica come quella di Elizabeth Cotten (chitarrista statunitense degli anni ’50) che usava solo il pollice e l’indice.
In Brasile Joao Pernambuco usava pollice, indice e medio. Se suoni al contrario, come per noi mancini, hai delle possibilità “pianistiche”, perché hai delle estensioni maggiori; ma anche dei ceppi armonici diversi.

Un destro non può avvalersi di tali migliorie; non per mancanza di bravura, ma esclusivamente per una questione tecnica.
L’anno scorso ho suonato al Festiva di Forlì prima di Bireli Lagrene (che considero uno dei migliori chitarristi jazz manouche), alla fine della serata è venuto a chiedermi che chitarra usavo...


Il feeling del vostro trio (con Boltro e Tucci) prima o poi vi porterà ad entrare in studio?



Sicuramente, vedi la musica non è soltanto: ok sono bravo, leggo lo spartito e suono! Ma anche avere feeling con le persone con cui suoni , di energia positiva, un mix di tante cose!

Più c’è scambio di energia, tra chi suona insieme e più la musica fluisce creando una sinergia musicale che viene fuori naturalmente; senza programmazione.

Il bello dell’arte è questo, non si può programmare è solo ispirazione e libertà!

Quando inizi a programmare: metto questa nota, sposto un accordo, ecc. non va bene; certamente ci sono gli artisti metodici che possono ottenere ottimi risultati, i “matematici” , ma io seguo il mio percorso intriso della libertà “nera” e di “respiro”!

Noi brasiliani abbiamo influenze dagli indios, dalla musica nera; abbiamo questa “spontaneità” artistica proveniente dall’Africa; se non avessimo avuto questa cultura, il Brasile non sarebbe esistito! Il Brasile non è solo bossa, anche se, bisogna riconoscere che la bossa ha creato un movimento culturale, che si è imposto mondialmente.



I tuoi sogni come musicista: cosa vorresti raggiungere, con chi vorresti suonare..

Devo dirti che non ho dei “miti”; rispetto tantissimi artisti, questo si!
Penso che per un artista avere come punto di riferimento “un mito”, non sia positivo perché alla fine la sua presenza ti impedisce di crescere.
Le tue paure restano dentro; inizi a pensare: “Lui è troppo bravo! Non riuscirò mai a suonare come Lui!”.
Io, ti ripeto, ho rispetto che è diverso da avere un mito.

Nel futuro, spero, come è sucesso con Flavio (Boltro) e altri, di riuscire a trovare degli artisti con cui continuare ad avere sinergia e quindi "continuare" a suonare le mie composizioni; i nomi non importano.
E di avere sempre l’ispirazione e illuminazione per perseguire il mio percorso creativo.


Grazie Marcio per la tua disponibilità!

Grazie a voi ragazzi!

 By Jazzly Duo
Postato Yesterday da jezzato
Etichette: Intervista
accordidivita.blogspot.it

30 APRILE 2014 MARCIO RANGEL E FLAVIO BOLTRO @ INTERNATIONAL JAZZ DAY ROMA ORE:21:00


International Jazz Day 2014 Giornata Internazionale del Jazz presso il Jazzit Club Roma, all’Auditorium Antonianum. Sarà una straordinaria giornata di festa per il jazz italiano perché una folta rappresentanza di jazzisti italiani si esibiranno sullo stesso palco per un grande concerto celebrativo in occasione dell’International Jazz Day
NEL MONDO: Dal dal 2011 l’UNESCO promuove il JazzDay in tutto il mondo al fine di sottolineare il ruolo diplomatico del jazz come elemento che unisce popoli e culture.

A ROMA: L’iniziativa romana, promossa da Jazzit in collaborazione con Groovemaster Edition, gode del coordinamento artistico di Gegè Telesforo e del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. L’evento è inoltre organizzato in collaborazione con EMMA for Peace (Euro-Mediterranean Music Academy for Peace) e Global Shapers Rome Hub.

Il biglietto d’ingresso è di 10 euro: è aperta la prevendita dei 572 posti a sedere sul Jazzit Shop.
http://www.auditoriumantonianum

.it/2014/04/16/international-jazz-day/

venerdì 28 marzo 2014

SIENA GUITAR FESTIVAL PRESENTA "ON THE ROAD BRASIL"MARCIO RANGEL/FLAVIO BOLTRO & LORENZO TUCCI

SIENA GUITAR FESTIVAL PRESENTA "ON THE ROAD BRASIL"MARCIO RANGEL / FLAVIO BOLTRO & LORENZO TUCCI il 3 APRILE 2014 al TEATRO DEL COSTONE Via del Costone, 9, Siena.

Dopo lo straordinario incontro tra Siena Guitar Festival e il pubblico per l'edizione 2014, i Direttori Artistici invitano Lorenzo Tucci batterista eclettico e apprezzatissimo collaboratore di grandi nomi come: Mario Biondi,Fabrizio Bosso,Tony Scott, Danilo Rea e tantissimi altri. Con lui, sul palco, Marcio Rangel apprezzatissimo chitarrista brasiliano e Flavio Boltro, considerato uno dei più importanti trombettisti della scena jazz contemporanea.

www.facebook.com/sienaguitarfestival

domenica 12 gennaio 2014

BORGO CLUB PRESENTA: ON THE ROAD BRAZIL !! MARCIO RANGEL- FLAVIO BOLTO - LORENZO TUCCI

Marcio Rangel - Flavio Boltro - Lorenzo Tucci-
On the Road Brazil!
17/01/2014
Genova (GE)

Info/Luogo: Borgo Club
Indirizzo: via vernazza 7/9
Città: Genova (GE)
Telefono: 3482662874
Sito: www.borgoclub.com


Marcio Rangel,Flavio Boltro e Lorenzo Tucci al Borgo Club Genova venerdi, 17 gennaio 2014 alle 21:00 Borgo Club via Vernazza, 7/9. Genova. Zona: San Martino vernazza GENOVA,Genova ITA
www.borgoclub.com
INFO:3482662874

Flavio Boltro è un'autentica leggenda vivente del jazz italiano, partner in tanti concerti dei più grandi jazzisti dell'ultimo quarto di secolo come Steve Grossman, Laurent Cugny e Michel Petrucciani e tanti altri.
Nascondi cronologia messaggi

Musicista talentuoso e brillante, Flavio Boltro è considerato uno dei più importanti trombettisti della scena jazz contemporanea, ex componente del sestetto di Michel Petrucciani. Nel '98 viene citato da Wynton Marsalis, fra i migliori trombettisti del jazz mondiale. Ha segnato uno dei periodi più interessanti del jazz internazionale. Tra le sue collaborazioni ricordiamo: Petrucciani, Bireli Lagrene, Ron Carter, Richard Galliano, Gino Paoli, Cedar Walton, Danilo Rea, Bob Berg, Fabrizio Bosso, Don Cherry, Bollani, Wynton Marsalis, Cerri, Rava. Il famoso cantante di Carlos Santana Alex Ligertwoog, si unisce a Flavio Boltro nel suo ultimo album "Joyful" incredibilmente energico e positivo


Marcio Rangel – chitarra

Marcio Rangel è uno straordinario chitarrista e compositore brasiliano. Mancino, come già prima di lui Jimi Hendrix, Rangel suona la chitarra “al contrario”, utilizza cioè una normale chitarra da destri suonandola rovesciata. Ne scaturisce, così, una sonorità più potente nei bassi e vellutata negli acuti, che sviluppa il suo modo innovativo di suonare linee di accordi, diteggiature, arpeggi e le diverse tecniche dello strumento ottenendo un suono di chitarra inconfondibile.
Queste caratteristiche, unite a un talento purissimo, lo candida a raccogliere la pesante eredità di leggendari chitarristi brasiliani.
Compositore di primo ordine, le sue composizioni originali sono di rara bellezza estetica e grande lirismo, che, con coesione e personalità compositiva, aggiunge nuovi colori, con armonie e ritmi complessi e, allo stesso tempo, melodicamente accessibili al primo ascolto. Il suo eclettismo porta a un linguaggio universale che abbraccia una vasta gamma di stili musicali, incorporando influenze da molte culture, che si uniscono ad una superba tecnica e sensibilità non comune. Come compositore segue il percorso di un Brasile in evoluzione, senza mai perderne le radici, la vera essenza e la fantasia di un popolo che ha la musica nel suo Dna. Un Brasile nel quale Rangel intraprende un viaggio musicale, per poi tornare di nuovo fresco e vivace in ogni sua composizione. È inoltre frequente ospite dei maggiori festival nazionali ed internazionali. Già nota le sue collaborazioni con i grandi trombettisti italiani come Fabrizio Bosso e Flavio Boltro. Nel corso della sua carriera si è esibito con i migliori artisti dello scenario internazionale, come Bireli Lagrene, Frank Vignola, Joao Nogueira, Tommy Emmanuel, Monte Montgomery, Hermeto Pascoal, Elza Soares, Acoustic Strawbs, Bendy Pastorius Band, Darryl Jones, Tuck e Patty, Greg Cosh, Stephen Bennet, John Renbourn.

Lorenzo Tucci, batterista e jazzista di origine abruzzese (Atessa, CH), ma romano di adozione, negli anni ha collaborato con numerosi artisti del calibro di Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Tim Warfield, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Joanne Brakeen, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Salvatore Bonafede, Rosario Giuliani.
E’ uno dei fondatori degli HIGH FIVE QUINTET, considerato da critica e pubblico una delle migliori formazioni jazz degli ultimi dieci anni, che annovera oltre a TUCCI talenti come Fabrizio Bosso (tromba), Daniele Scannapieco (sax), Luca Mannutza (piano), Pietro Ciancaglini e poi Tommaso Scannapieco al basso. Con gli High Five TUCCI realizza sei cd: “Split Kick”( Blue Note, 2010), “Live For Fun” (Live al Blue Note di Tokyo, 2009) “Five For Fun” per la Blue Note (2008), “Jazz Desire” (2004, Via Veneto Jazz) e “Jazz for more…” (2002, Via Veneto Jazz), oltre a “Handful of Soul” (2006, Schema Records) che gli High Five incidono con la rivelazione del soul jazz MARIO BIONDI, e che collezionerà ben tre dischi di platino e grande successo di critica.
Con BIONDI Lorenzo Tucci realizza anche il secondo disco “I love you more – live” (2008) e l’ultimo album “IF” (2009). Attualmente è impegnato, oltre che in tutti i tour di MARIO BIONDI dal 2007 ad oggi, con il suo ”LORENZO TUCCI Trio TRANETY” e “Lorenzo Tucci TOUCH THREE” . Da anni collabora con tutti i progetti del trombettista FABRIZIO BOSSO, con il quale ha realizzato, oltre ai dischi con gli High Five, ben sette cd tra cui “You’ve Changed” (2006, Blue Note).
E’ co-leader del “DYNAMIC trio” con Luca Mannutza all’organo Hammond e sempre Bosso alla tromba, ed è impegnato in un innovativo progetto in cui si mescolano jazz e sonorità latine: “LATIN MOOOD”, con JAVIER GIROTTO & FABRIZIO BOSSO, con cui ha recentemente pubblicato “Sol”, per la Blue Note.
Tra i lavori discografici a suo nome l’ultimo in ordine temporale si intitola “TOUCH” (2009, Schema Records) e si avvale della collaborazione di molti musicisti e amici come Gianluca Petrella, Scannapieco, Lussu, Bosso, Alice Ricciardi, Walter Ricci etc., mentre è del 2007 il secondo album a suo nome, “LORENZO TUCCI – DruMonk” (Via Veneto Jazz) con Fabrizio Bosso e Pietro Ciancaglini. Risale al 2001 invece il primo lavoro di TUCCI, intitolato “SWEET REVELATION”, con Daniele Scannapieco, Pietro Lussu e Dario Rosciglione.Un’altra formazione di cui LORENZO TUCCI è co-fondatore e co-leader è l’ “LTC Trio” (Lussu, Tucci, Ciancaglini). Il trio ha inciso “Hikmet” (2005) con la straordinaria partecipazione del sassofonista newyorkese MARK TURNER e “A different view” (2007), che ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e critica anche in Giappone.Tra le preziose collaborazioni a lungo termine di TUCCI troviamo anche quella con il sassofonista ROSARIO GIULIANI, con cui nel 1996 vince il rimo premio come miglior gruppo al “Europe Jazz Contest”, e con il quale realizza ben cinque dischi, tra cui “Luggage”, per la Dreyfus Jazz.
Grazie alla sua versatilità, LORENZO TUCCI collabora inoltre da anni con il deejay e produttore NiCOLA CONTE, con cui ha inciso “Other Directions” (2005, Blue Note), “Spiritual” e “The modern sound of Nicola Conte” (rispettivamente nel 2008 e 2009, per Schema Records), e con la cantante brasiliana ROSALIA DE SOUZA, con la quale realizza “Garota Moderna” (2004) e l’ultimo “D’improvviso” (2008, Schema Records).

Diavolo Rosso in collaborazione con Siena Guitar Festival. Presenta: ON THE ROAD BRAZIL !! MARCIO RANGEL- FLAVIO BOLTO - LORENZO TUCCI Sottolestelledeljazz ON THE ROAD BRAZIL 16 gennaio 2014 Ore: 21:00 a 23:00


Flavio Boltro è un'autentica leggenda vivente del jazz italiano,  partner in tanti concerti dei più grandi jazzisti dell'ultimo quarto di secolo come Steve Grossman, Laurent Cugny e Michel Petrucciani e tanti altri.
Musicista talentuoso e brillante, Flavio Boltro è considerato uno dei più importanti trombettisti della scena jazz contemporanea, ex componente del sestetto di Michel Petrucciani. Nel '98 viene citato da Wynton Marsalis, fra i migliori trombettisti del jazz mondiale. Ha segnato uno dei periodi più interessanti del jazz internazionale. Tra le sue collaborazioni ricordiamo: Petrucciani, Bireli Lagrene, Ron Carter, Richard Galliano, Gino Paoli, Cedar Walton, Danilo Rea, Bob Berg, Fabrizio Bosso, Don Cherry, Bollani, Wynton Marsalis, Cerri, Rava. Il famoso cantante di Carlos Santana Alex Ligertwoog, si unisce a Flavio Boltro nel suo ultimo album "Joyful" incredibilmente energico e positivo

 Marcio Rangel – chitarra

Marcio Rangel è uno straordinario chitarrista e compositore brasiliano. Mancino, come già prima di lui Jimi Hendrix, Rangel suona la chitarra “al contrario”, utilizza cioè una normale chitarra da destri suonandola rovesciata. Ne scaturisce, così, una sonorità più potente nei bassi e vellutata negli acuti, che sviluppa il suo modo innovativo di suonare linee di accordi, diteggiature, arpeggi e le diverse tecniche dello strumento ottenendo un suono di chitarra inconfondibile.
Queste caratteristiche, unite a un talento purissimo, lo candida a raccogliere la pesante eredità di leggendari chitarristi brasiliani.
Compositore di primo ordine, le sue composizioni originali sono di rara bellezza estetica e grande lirismo, che, con coesione e personalità compositiva, aggiunge nuovi colori, con armonie e ritmi complessi e, allo stesso tempo, melodicamente accessibili al primo ascolto. Il suo eclettismo porta a un linguaggio universale che abbraccia una vasta gamma di stili musicali, incorporando influenze da molte culture, che si uniscono ad una superba tecnica e sensibilità non comune. Come compositore segue il percorso di un Brasile in evoluzione, senza mai perderne le radici, la vera essenza e la fantasia di un popolo che ha la musica nel suo Dna. Un Brasile nel quale Rangel intraprende un viaggio musicale, per poi tornare di nuovo fresco e vivace in ogni sua composizione. È inoltre frequente ospite dei maggiori festival nazionali ed internazionali. Già nota le sue collaborazioni con i grandi trombettisti italiani come Fabrizio Bosso e Flavio Boltro. Nel corso della sua carriera si è esibito con i migliori artisti dello scenario internazionale, come Bireli Lagrene, Frank Vignola, Joao Nogueira, Tommy Emmanuel, Monte Montgomery, Hermeto Pascoal, Elza Soares, Acoustic Strawbs, Bendy Pastorius Band, Darryl Jones, Tuck e Patty, Greg Cosh, Stephen Bennet, John Renbourn.

Lorenzo Tucci, batterista e jazzista di origine abruzzese (Atessa, CH), ma romano di adozione, negli anni ha collaborato con numerosi artisti del calibro di Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Tim Warfield, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Joanne Brakeen, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Salvatore Bonafede, Rosario Giuliani.
E’ uno dei fondatori degli HIGH FIVE QUINTET, considerato da critica e pubblico una delle migliori formazioni jazz degli ultimi dieci anni, che annovera oltre a TUCCI talenti come Fabrizio Bosso (tromba), Daniele Scannapieco (sax), Luca Mannutza (piano), Pietro Ciancaglini e poi Tommaso Scannapieco al basso. Con gli High Five TUCCI realizza sei cd: “Split Kick”( Blue Note, 2010), “Live For Fun” (Live al Blue Note di Tokyo, 2009) “Five For Fun” per la Blue Note (2008), “Jazz Desire” (2004, Via Veneto Jazz) e “Jazz for more…” (2002, Via Veneto Jazz), oltre a “Handful of Soul” (2006, Schema Records) che gli High Five incidono con la rivelazione del soul jazz MARIO BIONDI, e che collezionerà ben tre dischi di platino e grande successo di critica.
Con BIONDI Lorenzo Tucci realizza anche il secondo disco “I love you more – live” (2008) e l’ultimo album “IF” (2009). Attualmente è impegnato, oltre che in tutti i tour di MARIO BIONDI dal 2007 ad oggi, con il suo ”LORENZO TUCCI Trio TRANETY” e “Lorenzo Tucci TOUCH THREE” . Da anni collabora con tutti i progetti del trombettista FABRIZIO BOSSO, con il quale ha realizzato, oltre ai dischi con gli High Five, ben sette cd tra cui “You’ve Changed” (2006, Blue Note).
E’ co-leader del “DYNAMIC trio” con Luca Mannutza all’organo Hammond e sempre Bosso alla tromba, ed è impegnato in un innovativo progetto in cui si mescolano jazz e sonorità latine: “LATIN MOOOD”, con JAVIER GIROTTO & FABRIZIO BOSSO, con cui ha recentemente pubblicato “Sol”, per la Blue Note.
Tra i lavori discografici a suo nome l’ultimo in ordine temporale si intitola “TOUCH” (2009, Schema Records) e si avvale della collaborazione di molti musicisti e amici come Gianluca Petrella, Scannapieco, Lussu, Bosso, Alice Ricciardi, Walter Ricci etc., mentre è del 2007 il secondo album a suo nome, “LORENZO TUCCI – DruMonk” (Via Veneto Jazz) con Fabrizio Bosso e Pietro Ciancaglini. Risale al 2001 invece il primo lavoro di TUCCI, intitolato “SWEET REVELATION”, con Daniele Scannapieco, Pietro Lussu e Dario Rosciglione.Un’altra formazione di cui LORENZO TUCCI è co-fondatore e co-leader è l’ “LTC Trio” (Lussu, Tucci, Ciancaglini). Il trio ha inciso “Hikmet” (2005) con la straordinaria partecipazione del sassofonista newyorkese MARK TURNER e “A different view” (2007), che ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e critica anche in Giappone.Tra le preziose collaborazioni a lungo termine di TUCCI troviamo anche quella con il sassofonista ROSARIO GIULIANI, con cui nel 1996 vince il rimo premio come miglior gruppo al “Europe Jazz Contest”, e con il quale realizza ben cinque dischi, tra cui “Luggage”, per la Dreyfus Jazz.
Grazie alla sua versatilità, LORENZO TUCCI collabora inoltre da anni con il deejay e produttore NiCOLA CONTE, con cui ha inciso “Other Directions” (2005, Blue Note), “Spiritual” e “The modern sound of Nicola Conte” (rispettivamente nel 2008 e 2009, per Schema Records), e con la cantante brasiliana ROSALIA DE SOUZA, con la quale realizza “Garota Moderna” (2004) e l’ultimo “D’improvviso” (2008, Schema Records).

Diavolo Rosso in collaborazione con 
Siena Guitar Festival.
 Presenta  ON THE ROAD BRAZIL !! 
MARCIO RANGEL- FLAVIO BOLTO - LORENZO TUCCI
 Sottolestelledeljazz ON THE ROAD BRAZIL
16 gennaio 2014
Ore: 21:00 a 23:00
Diavolo Rosso – tel. 339 5641302, prenotazioni
DOVE:Il Diavolo Rosso si trova nella parte più vecchia di Asti, in piazza San Martino 4, nella ex confraternita settecentesca di San Michele, a due passi dalla centralissima piazza Roma e da corso Alfieri, la strada che attraversa tutta la città.